[CoSe CoSì ]
Succede che tra gli spazi compresi tra il vuoto e la quotidianità, non trovi posto per incastrarmi, per far parte di qualcosa.Ho consumato quaderni di storie sconclusionate. Ho sempre chiari gli inizi e offuscati i finali. Ho scritto attimi di un sospiro, sulla mia pelle in forse. Ho scritto di anime scomposte, vaganti, che mi sento dentro come aghi nelle vene. Ho scritto di luoghi che non conosco e che mi piacerebbe prendere una valigia e andare a cercarli. Ho scritto degli aromi dei lamponi, del blu dei mirtilli, della dolcezza delle ciliegie, della bellezza del ribes. Dove cadevano le virgole trovavo un po' del mio coraggio.
" Ho scritto centinaia di speculazioni."
Mi faccio strazio del rumore di tutti quei discorsi a lungo termine, che riconducono alla tua bocca su cui divagano le mie esclamazioni.Mi sarei concessa un po' più di dolcezza se solo tu, ti fossi spostato di qualche passo verso destra, a proteggermi il fianco. Ho appuntato le cose da fare su un foglio di carta di giornale, a lato delle cronache, così da ricordarmi che fuori qualcosa si muove, qualcosa c'è. Tra quelle cose compare il tuo nome, scritto in minuscolo, evidenziato col fluo, così che non mi sfugga agli occhi. Non riesco a tenerti e non riesco a lasciarti andare. Ho l'Anima che oscilla tra il restare e l'andare via, in cerca di un luogo a cui appartengo davvero.
Non ho mai saputotener in mano dei pennelli.Avrei voluto dipingertiinvece di scarabocchiarti.LoReNa CeNtOfaNti ©
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