[CoSe CoSì ]

Un giorno prenderemo una corriera senza posti prenotati.  
Una di quelle che odorano di scelta e rimorso, di dubbio e certezza .
Colorata e con quel forte profumo di salsedine che ti bagna le labbra fino a lasciartele assaporare. Arriveremo al terminal con largo anticipo e ci sceglieremo i posti in fondo, quelli con il finestrone che guarda all'indietro e che con l'andare avanti del pullman lascia quasi un senso di nausea e d'irreale.
Mangeremo dei dolci nell'attesa della partenza e osserveremo ogni passeggero che sale inventandoci una storia per ognuno di loro.
Partiremo per la nostra Itaca, quel posto su una nuvoletta in coma al cielo, lontanissimo da tutte le formichine che ci camminano sotto .
Poggerai la tua testa in tumulto sulla mia spalla, quella spalla su cui far leva per risollevarti quando i giorni ti schiacciano a terra.
Poi, quando l'autista verrà a dirci che l'autobus si è rotto, quando tutti scenderanno imprecando, noi resteremo lì, a finirci i dolci e i rimpianti.


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