[CoSe CoSì ]
Ho lasciato all' adolescenza gli elaborati piani, le complesse strategie e la retorica. Mi rimane solo il lato selvaggio delle mie prigioni, la sfrenatezza delle mie notti e quell' acuta tristezza che diviene tenerezza al contatto della tua pelle, della tua voce, della tua vita con i suoi elementi di felicità, frustrazione o miseria imbottigliata in argomenti e imposture.
Non m’ importa chi sei, sono qui per inventarti!
Sei fatto di avanzi di sogni e promesse, stretto non solo al cuore, ma a ogni parola e ogni respiro. Nessuna delle tue amanti conosce la rotta dei tuoi più profondi deliri. Tutte loro sono rimaste in superficie, nella transitorietà di bava e lamenti. Pensa a questo, pensa all’istante in cui metterò ognuna delle tue ossa nel posto giusto senza toccarti.
La mia parola affonda nella tua carne e la mia carne cerca la tua anima.La luce entra attraverso una finestra e accarezza il tuo viso, in quella luce Io viaggio, mi trattengo in ogni linea tenendoli tra pollice e indice. Ignorare il minimo dettaglio sarebbe un crimine.
Amo ogni cosa di ciò che sei e seguo il filo che lega i miei polsi alla tue labbra, al tuo saper usare le parole come poeta errante . Amo quello che più odi, quello che più ti tormenta.
La mia idea dell’ Amore non è un codice sull' orlo scucito di un errore, ma la sensazione di penetrare più affondo, di darti lucidità e comunicare con te, oltre te. La mia idea dell’ amore non è immobile, non rimango in te come una zavorra che languisce e ti riduce, lascio che le mie sensazioni si liberino senza alcuno schema
dentro due abissi...
LoReNa CeNtOfaNti ©
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